In primavera sono state ritirate dai negozi 20.000 uova di gallina perché non idonee al consumo 😲 Tutte le uova sono state inviate alla discarica comunale, come succede di solito, ma dopo tre mesi la gente ha notato qualcosa di molto strano 😱😱 Nessuno avrebbe potuto prevedere che da semplici uova potesse accadere una cosa simile… 😯😨
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In primavera in città è successo un evento che sembrava comune. L’ispettorato sanitario ha ritirato quasi 20.000 uova di gallina dai negozi.
La maggior parte è stata dichiarata non idonea: scadute, rotte, sporche. Sono tutte state portate alla discarica comunale, dietro una recinzione con filo spinato.
I camion hanno scaricato le casse di uova come normali rifiuti. Dopo qualche giorno le scatole si sono disfatte sotto la pioggia, gli uccelli ne hanno beccato alcune e il resto è semplicemente sparito tra gli altri rifiuti.
Gli abitanti se ne sono dimenticati quasi subito.
Ma dopo tre mesi è successo qualcosa che nessuno avrebbe potuto prevedere.
Era una mattina presto quando il custode della discarica notò che i corvi non si posavano come al solito sulla pila di rifiuti organici. Si avvicinò – e rimase senza parole. Dentro la montagna di spazzatura qualcosa si muoveva.
Migliaia di piccolissimi batuffoli gialli si agitavano tra patate marce e confezioni di yogurt vuote. Piccoli, squittenti, vivi. Pulcini. Erano tantissimi.
Erano ovunque – tra pneumatici, sotto bottiglie di plastica, nelle fessure dei mobili vecchi. Come sono sopravvissuti? Come sono nati senza incubatrice, senza gallina, senza cure?
La notizia si diffuse in città a una velocità incredibile. La gente veniva a vedere il “miracolo”. Gli scienziati erano confusi: non aveva senso. Nella discarica non c’erano condizioni per far nascere pulcini, soprattutto dopo tanto tempo.
I locali li chiamarono “pulcini dal nulla”.
I pulcini furono distribuiti nelle case – alcuni per pietà, altri per superstizione.
E anche se le autorità non trovarono spiegazioni, per gli abitanti era tutto chiaro: non erano semplici pulcini. Era un miracolo nato tra i rifiuti.