Se mi chiedi se ho paura di invecchiare, ti rispondo con una risata: “Certo che lo sono! A vent’anni avevo un aspetto migliore di adesso.
Ma questo non ha niente a che fare con la vera paura.
Ho visto un documentario su uno psicologo a cui hanno preso appuntamento ragazze di 25 anni che hanno notato la prima ruga sul viso o i capelli grigi in testa.
Questo pensiero le tormentava così tanto che pensavano di essere donne anziane, si rifiutavano di uscire con qualcuno, tanto meno di avere figli.
Sembrava loro che domani si sarebbero svegliati e le loro schiene non si sarebbero piegate, le loro braccia non avrebbero obbedito.
La giovinezza se n’è andata e tutto ciò che va oltre la giovinezza non è vita. Questa è una diagnosi seria, una fobia, deve essere curata.
Tutte le altre donne, ovviamente, notano che il tempo toglie loro il rossore e la freschezza, ma non fanno i capricci. Tutto a tempo debito, come si dice.
C’è un periodo in cui ascolti i complimenti degli uomini, e poi c’è un periodo in cui i tuoi figli e nipoti parlano di quanto sia buona la tua cucina. Non puoi equiparare i due.
Il pensiero di un’età critica che si avvicina – 40, 50, 60 porta le persone alla depressione.
Che differenza fa quanti anni hai? Ti sei svegliato la mattina, ed è già gioia. Dovresti ringraziare Dio per ogni giorno che vivi.