La mattina abbiamo trovato qualcosa di strano nel nostro cortile e all’inizio pensavamo fosse solo una corda: ma guardando meglio abbiamo capito di cosa si trattava davvero e siamo rimasti inorriditi. 😨😢
Questa mattina abbiamo scoperto qualcosa di molto strano nel cortile.
All’inizio sembrava un pezzo di corda dimenticata o addirittura qualche lavoretto artigianale. Ma osservandolo più da vicino, ci siamo resi conto che era una catena di corpi ovali, strettamente uniti tra loro. Pendevano da un ramo, come se qualcuno li avesse appesi apposta lì. 😱
Lo abbiamo trovato proprio accanto al tosaerba. Mio marito era uscito per controllare la macchina e ha notato sull’erba una traccia insolita — come se qualcosa fosse caduto dall’alto. Alzando lo sguardo, ha visto sui rami bassi del vecchio albero una catena di una decina di piccoli “sacchetti”. 😱
Sembrava talmente insolito che abbiamo pensato subito agli insetti. Forse un nido? Forse bozzoli? Ma più a lungo li guardavamo, più cresceva l’ansia. Ogni “sacchetto” era semitrasparente e dentro c’era qualcosa di vivo. 🫣 Quando finalmente abbiamo scoperto la verità, siamo rimasti scioccati che potesse accadere proprio nel nostro cortile. 😨 Racconterò i dettagli nel primo commento 👇👇
Più tardi abbiamo saputo la verità — e ci ha sconvolti. Si trattava di uova di serpente. Come si è scoperto, erano letteralmente cadute dalla femmina durante l’attacco di un rapace.
Probabilmente un falco o una poiana aveva afferrato il serpente tra gli artigli e lo stava portando via, mentre alcune uova erano cadute in volo. Si erano impigliate a un ramo e appese, formando quella strana “ghirlanda” che ci aveva spaventato tanto.
Siamo rimasti in silenzio, guardandoci negli occhi. Pensare che proprio sopra il nostro cortile si fosse svolta una scena così selvaggia della natura era allo stesso tempo inquietante e affascinante.
Il serpente era diventato vittima della caccia, ma la sua prole era rimasta lì sospesa — come un lugubre ricordo della fragilità della vita.
Ora, ogni volta che passiamo accanto a quell’albero, ricordiamo quel ritrovamento e quanto stranamente vita e morte si intreccino proprio davanti ai nostri occhi.









