L’ipoplasia del nervo ottico è una malattia che porta alla cecità.
E una tale disgrazia ha toccato la ragazza cinese Gao Ya. La bambina è nata cieca, i suoi occhi non percepiscono nemmeno la luce.
Per tutta la vita vive nella completa oscurità, immaginando solo come potrebbe essere il mondo intorno a lei.
La madre della ragazza, Yu Lin, cerca di fare di tutto affinché sua figlia si abitui all’indipendenza e non sia impotente se lasciata sola.
La donna insegna diligentemente alla ragazza, parla di come comportarsi, ma evita un’eccessiva tutela.
Inoltre, Gao Ya, che ha già undici anni, va a scuola da solo ormai da diversi anni. Almeno lei pensa così.
Yu Lin infatti segue la figlia e, due o tre metri più indietro, la segue fino alla scuola, che dista quindici minuti a piedi da casa.
“La cosa più difficile”, dice Yu Lin, “è resistere ad aiutare tua figlia quando si smarrisce. Ma non devo mostrarle che è protetta.
Lascia che pensi che nessuno la controlla. Certo, a volte devo segnalare mia figlia ai motorini o agli automobilisti, ma continuo a non tradire la mia presenza”.
Gao Ya, grazie a questo, si sente abbastanza calma e fiduciosa.