«Mamma, ho visto papà mettere qualcosa nel tuo tè»: dopo queste parole della mia bambina di 4 anni ho scoperto qualcosa di terribile su mio marito 😱😱
Ho sempre pensato di avere una famiglia perfetta: un marito premuroso, una figlia meravigliosa e una casa accogliente. Ma una mattina ha cambiato tutto.
Ero in cucina con mia figlia, quando mio marito, di fretta per andare al lavoro, entrò a prendere il portafoglio. Io uscii un momento dalla cucina per cercarlo e lui rimase da solo con la bambina. Quando tornai, lo salutai e mi rimisi a tavola.
All’improvviso, mia figlia di quattro anni mi guardò con aria seria e chiese:
— Mamma, sei malata?
Sorrisi, pensando che fosse la solita curiosità infantile.
— No, tesoro, sto bene. Perché me lo chiedi?
Abbassò lo sguardo e sussurrò:
— Perché papà ha detto che sei malata… e ti ha messo una medicina nel tè. Mi ha detto di non dirlo. Ha promesso che se tacevo mi avrebbe comprato un gelato.
Un brivido mi attraversò il corpo. Nella mia testa risuonava un solo pensiero: perché mio marito mette qualcosa nel mio tè?
Quel giorno naturalmente non bevvi il tè. Decisi invece di osservare in silenzio. Ma come scoprire la verità?
Scelsi di non dire nulla per il momento e di non dare a vedere che sospettavo. Per diversi giorni osservai attentamente mio marito. E a un tratto notai qualcosa di strano: ogni mattina aggiungeva qualcosa solo nella mia tazza.
Il cuore mi batteva forte per la paura, ma cercavo di mantenere la calma. Un giorno versai con cautela gli avanzi del tè in un piccolo contenitore e li portai in laboratorio. Quando arrivarono i risultati, rimasi sconvolta da ciò che scoprii su mio marito. 😱😱 Continua nel primo commento 👇👇
Fu come una scossa elettrica: nella bevanda c’era un potente sonnifero.
Allora tutto divenne chiaro. Capì perché negli ultimi tempi mi sentivo sempre stanca, irritata e assonnata. Pensavo fosse stress o malessere, invece mio marito mi teneva di proposito in uno stato di semi-incoscienza.
Ma perché? La risposta arrivò presto da sola. Una sera lo sentii parlare a bassa voce al telefono, convinto che stessi dormendo profondamente. Nella sua voce c’era una tenerezza che da tempo non rivolgeva più a me. Parlava con lei.
E poi accadde la cosa peggiore. Una sera, mentre io “dormivo” di nuovo sul divano sotto l’effetto del sonnifero, lui la portò a casa nostra.
Ridevano, sussurravano nella nostra sala, mentre io giacevo poco distante fingendo di dormire.
Fu allora che compresi definitivamente: tutto ciò che avevo creduto fosse amore e felicità familiare era una menzogna. Mio marito mi drogava con il sonnifero perché non intralciassi la sua vita.










