Nel giorno del mio compleanno avevo organizzato una festa per i miei amici, ma nessuno è venuto: Poi ho scoperto che erano andati a un’altra festa: ho deciso di dare loro una dura lezione 😢😨
Quest’anno aspettavo con impazienza il mio compleanno. Compivo 30 anni e sognavo di trascorrere quel giorno con i miei amici. Avevo comprato tutto in anticipo, preparato la cena, decorato la casa e aspettavo. Ci eravamo messi d’accordo di vederci alle sei in punto, ed ero sicuro che sarebbero venuti.
Ma alle sei non bussò nessuno. Passarono quindici minuti, mezz’ora, un’ora… Guardavo il telefono, aspettavo una chiamata o un messaggio. Nessuno scriveva. Pensavo che forse fossero rimasti bloccati nel traffico o fosse successo qualcosa, e continuavo a sperare.
Finalmente arrivò un breve messaggio: «Scusa, ci vuole troppo tempo per arrivare, vediamoci un’altra volta. Il regalo lo offriamo noi». E subito dopo, sui social, vidi un loro video — erano a una festa da un altro ragazzo.
In quel momento mi si spezzò qualcosa dentro. Provai dolore e amarezza. Ma invece di restare seduto da solo in una stanza vuota, capii che dovevo far capire loro che con gli amici non ci si comporta così. Ecco cosa ho fatto 😢😨 Continuazione nel primo commento 👇👇
Mi alzai e andai dove loro stavano festeggiando.
Quando entrai, la musica si fermò e tutti mi guardarono. Li fissai uno per uno negli occhi e dissi:
— A te ho prestato soldi quando ne avevi bisogno e nessun altro voleva aiutarti.
— Con te sono rimasto accanto al letto, di notte, quando eri malato e non riuscivi ad alzarti.
— Ti ho accolto a casa mia quando ti hanno cacciato e non sapevi dove andare.
— E a te ho aiutato a riconquistare tua moglie quando il tuo matrimonio stava crollando.
Elencavo tutto quello che avevo fatto per loro, e ogni parola era più forte della musica e più rumorosa delle risate.
— E oggi, quando volevo solo una serata con voi, mi avete tradito.
Nella sala calò il silenzio. Si vergognarono, abbassarono gli occhi, qualcuno cercò persino di dire qualcosa. Ma era ormai troppo tardi.
Quella sera capii una cosa fondamentale: la vera amicizia non si misura dal numero delle feste insieme, ma da chi ti resta accanto quando conta davvero.










